Pon Inclusione - Distretto Socio-Sanitario D19 di Gravina di Catania

Pon Inclusione - Distretto Socio-Sanitario D19 di Gravina di Catania

PON Inclusione

Misure e servizi innovativi contro la povertà e la marginalità sociale.

Nell’ambito della programmazione comunitaria 2014-2020, il PON Inclusione, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, propone misure e servizi innovativi contro la povertà e la marginalità sociale.

Autorità di Gestione del PON Inclusione  è la Direzione Generale per la lotta alla povertà e la programmazione sociale del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali.

Le risorse complessive rese disponibili dal PON Inclusione (risorse FSE e corrispondente quota di cofinanziamento nazionale), a seguito della Riprogrammazione avvenuta con Decisione C (2017) n. 8881 del 15 dicembre 2017, ammontano a circa 1,320 miliardi di euro, ripartite in 5 Assi prioritari di intervento.

Con il Programma Operativo Nazionale (PON) Inclusione 2014-2020, per la prima volta i fondi strutturali intervengono a supporto delle politiche di inclusione sociale. Il PON, in particolare, intende contribuire al processo che mira a definire i livelli minimi di alcune prestazioni sociali, affinché queste siano garantite in modo uniforme in tutte le regioni italiane, superando l’attuale disomogeneità territoriale.

 

Struttura del Programma

Asse 1 e Asse 2 – Sostegno alle persone in povertà e marginalità estrema

Sono finalizzati a supportare l’attuazione del Reddito di inclusione (REI) e del Sostegno per l’inclusione attiva (SIA), misure nazionali per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale. Intervengono, inoltre, nella riduzione della marginalità estrema nelle aree urbane attraverso il potenziamento della rete dei servizi rivolti alle persone senza dimora. L’Asse 1 opera nelle Regioni più sviluppate, l’Asse 2 nelle Regioni meno sviluppate e in transizione.

Asse 3 – Sistemi e modelli di intervento sociale

Supporta le amministrazioni competenti ai diversi livelli di governo nella definizione e diffusione di modelli più efficaci di intervento per le comunità e le persone a rischio di emarginazione (donne vittime di violenza e di tratta, minori stranieri non accompagnati, titolari di protezione internazionale, detenuti ed ex detenuti, Rom, Sinti e Caminanti), nell’ottica di ridurre le differenze territoriali nelle risposte ai bisogni dei cittadini e favorire modelli più efficaci di intervento, anche attraverso l’innovazione sociale. Prevede anche azioni di promozione delle attività economiche a contenuto sociale, delle imprese sociali di inserimento lavorativo, oltre all’implementazione del sistema informativo dei servizi e delle prestazioni sociali.

Asse 4 – Capacità amministrativa

Punta a innovare i processi e le modalità organizzative, rafforzare le competenze del personale e dotare le strutture amministrative degli strumenti necessari a garantire una maggiore efficienza gestionale.

Asse 5 – Assistenza Tecnica

Supporta l’Autorità di Gestione in tutte le fasi di attuazione del Programma: gestione, sorveglianza, valutazione, informazione e comunicazione e controllo.

Con Decreto 120/2017, il Distretto socio sanitario 19 ha ottenuto il finanziamento delle progettualità a valere sul PON Inclusione per complessivi € 4.136.762,00.

Le azioni finanziati attengono da una parte all’ambito del rafforzamento del servizio sociale professionale al fine di permettere una corretta gestione dei beneficiari. In tale contesto si inserisce il servizio di  pre assessment e assessment già affidato, a sostegno delle funzioni dei servizi sociali dei singoli comuni del distretto. Sulla stessa linea si pone l’affidamento, già appaltato e in corso di realizzazione, di  un sistema di  messa in rete informatica dei servizi sociali del distretto, onde garantire uniformità di gestione dell’utenza.

Fra i progetti relativi al superamento della povertà e dell’esclusione sociale sono di prossima attuazione quelli relativi ai Tirocini di Inclusione Sociale e di incentivazione alle ditte che assumono a seguito di Tirocinio di Inclusione Sociale.

Sono stati altresì attivati interventi volti all’educativa domiciliare a favore di soggetti che vivono situazioni conflittuali o di disagio nell’ambito familiare.

Fra le misure di prossima attivazione rientrano, altresì, quelle volte alla creazione di una rete sociale volta alla predisposizione di attività e alla proposizione di iniziative utili al superamento del gap sociale.

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